Ormai amato e molto gettonato in qualità di piatto light e leggero, il pokè ha attraversato diversi Paesi prima di arrivare anche a noi. Originario delle Hawaii, oggi è apprezzato in tutto il mondo: nasce come piatto dei pescatori nelle spiagge hawaiane e diventa, nella sua diffusione, un pasto completo nutriente e poco calorico, ideale per chi desidera saziarsi pur non eccedendo.
Con “pokè” si intendeva originariamente un’insalata di pesce crudo, quasi sempre tonno, alga limo, olio di sesamo e sale, che vuole esaltare e porre l’attenzione sulla freschezza degli ingredienti. Nel tempo, toccando nuove tradizioni culinarie, ne ha subito l’influenza e oggi la ricetta appare profondamente evoluta: quelle che possiamo mangiare in città si presentano come un mix di sapori dati dalla presenza del riso o altri cereali, di diversi tipi di pesce e fonti proteiche, di verdure, salse e frutta secca. Appare come un piatto estremamente variabile che si adatta facilmente ai gusti di ciascun consumatore: è pressoché impossibile non trovare un equilibro che soddisfi. Ma perché non replicarlo anche in casa? E’ la giusta occasione per dare libero sfogo alla propria creatività.

La versione che ti consiglio del pokè bowl: quali ingredienti scelgo
- 200 g di salmone fresco abbattuto
- 1 avocado maturo
- 150 g di riso integrale
- 50 g di cavolo rosso da sminuzzare finemente
- 50 g di carote grattugiate
- 50 g di edamame sgusciati
- 1 cetriolo tagliato in fette sottili
- 1 cipollotto tagliato a rondelle
- 1 cucchiaio di semi tostati
- 1 cucchiaio di alghe nori tagliate a strisce piccole
- 2 cucchiai di salsa di soia
- 1 cucchiaio di olio di sesamo tostato
- 1 cucchiaino di zucchero di canna
- 1 cucchiaino di zenzero fresco grattugiato
- 1 spicchio di aglio tritato finemente
- Mezzo lime da spremere
- 1 cucchiaino di sriracha se piace una nota piccante
- 2 cucchiai di aceto di riso
- 1 cucchiaino di zucchero
- 1 pizzico di sale
Pokè bowl, così lo prepariamo in casa
Per prima cosa, prepariamo il riso. Sciacquiamolo in acqua corrente fredda per togliere l’amido in eccesso e cuociamolo in una pentola molto capiente. Quando l’acqua leggermente salata giungerà ad ebollizione, abbassiamo la fiamma, copriamo e lasciamo cuocere per 35-40 minuti. L’acqua dovrà essere quasi del tutto assorbita e il riso dovrà avere una consistenza molto tenera.

Appena pronto il riso, trasferiamolo in una ciotola dove possiamo lasciarlo intiepidire. Condiamolo con l’aceto di riso, lo zucchero e il pizzico di sale. In questo modo avrà un sapore leggermente agrodolce che servirà a bilanciare quello degli altri ingredienti del pokè.

Passiamo ora alla marinatura del salmone. Tagliamo il salmone fresco a cubetti di circa 1,5 cm e riponiamoli in un recipiente. In un’altra ciotola versiamo la salsa di soia, l’olio di sesamo, lo zucchero di canna, lo zenzero grattugiato, l’aglio tritato, il succo di lime e lo sriracha e mescoliamoli tra loro. Ricopriamo i cubetti di salmone con questa marinatura, mescoliamo per bene, copriamo il recipiente e lasciamolo in frigo per 15-20 minuti.
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In quanto al condimento, tagliamo il cavolo rosso a strisce sottili, grattugiamo le carote e affettiamo sottilmente cetriolo e cipollotto. Appena saranno pronti tutti gli ingredienti, è il momento dell’assemblaggio: distribuiamo il riso sul fondo di un recipiente, mettiamo sopra tutte le verdure, comprese le edamame, e il salmone marinato, disponendo tutto in sezioni distinte. Al termine, guarniamo con le fettine di avocado, i semi di sesamo tostati e le alghe nori.
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