Ho preparato gli involtini di pesce spada alla messinese, un secondo piatto dal gusto mediterraneo

Le braciole alla messinese non si fanno solo con la carne, ma possono essere realizzate anche con il pesce spada, magari cambiando alcuni ingredienti del ripieno, in un tripudio di sapori mediterranei. Sono un’antica ricetta molto diffusa in tutta la Sicilia, ma quelle che si preparavano a casa mia erano davvero le più buone mai assaggiate. Ancora oggi mi piace riproporle ai miei amici in onore delle ricette di famiglia che ho appreso durante le estati passate a casa della nonna insieme a tutti i miei cugini, quando ogni pranzo era un’autentica festa.

La tradizione siciliana vede il pesce spada come protagonista assoluto di molti piatti tipici, specie del messinese, e la versione degli involtini è una delle più famose e amate. Si possono cuocere sulla brace, da qui nasce proprio il termine braciola, oppure in umido con il meraviglioso sugo “a’ ghiotta” che ne esalta il sapore delicato. Comunque sia le braciolette di pesce spada sono un modo diverso dal solito di mangiare questo pesce straordinario, con pochi semplici passaggi e tanto tanto gusto.

Ingredienti per preparare dei deliziosi involtini di pesce spada alla messinese

• 350 g di pesce spada a fettine sottili
• 250 g di pangrattato
• 2 cucchiai di parmigiano grattugiato
• 100 ml di olio extravergine d’oliva
• prezzemolo tritato
• sale
• pepe
• spiedini di acciaio per la cottura

Procedimento per la preparazione degli involtini di pesce spada alla messinese

Le braciole di pesce spada sono un must della cucina siciliana e naturalmente ne esistono diverse varianti che differiscono nel ripieno. Alcune versioni prevedono l’uso del formaggio filante tipo scamorza, altre ci aggiungono pinoli, altri ancora i capperi e l’aglio. La mia ricetta invece si limita ad usare un ripieno semplice semplice, con pochi ingredienti base, in modo che non vada a coprire il delicato sapore del pesce spada ma lo esalti in tutta la sua bontà e freschezza.

Per prima cosa procediamo con il condire il pangrattato o “la mollica” come si dice in Sicilia, la migliore è quella fatta in casa con il pane duro del giorno prima, mettendo in una ciotola il pangrattato, condito con sale, pepe, parmigiano, prezzemolo e un paio di giri di olio per ammorbidire il composto, in modo che risulti umido e non farinoso. Nel frattempo prendete le fettine sottili di pesce spada e disponetele sul piano di lavoro pronte per essere riempite.

Ora oliate le singole fette di pesce spada e ponete al centro di ognuna una maniata di mollica condita. Nella variante con il formaggio si può mettere anche un pezzetto di provola o di scamorza a completare il ripieno per avere poi il boccone filante. Il passaggio più delicato dell’intera ricetta è la chiusura delle braciole, cioè arrotolare ogni singolo involtino su sé stesso, facendo attenzione a chiudere verso l’interno anche i bordi laterali, in modo che non possa uscire il ripieno durante la cottura.

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A questo punto infilzate nel punto di chiusura 5/6 involtini in ogni spiedino d’acciaio facendo attenzione. Il mio consiglio è di non esagerare con le dimensioni degli involtini perché le braciole più sono piccole e più risulteranno morbide all’assaggio. Passate poi ogni spiedino nel pangrattato su ogni lato, non siate timidi ed esagerate pure. Siamo pronti per cuocere le nostre braciolette di pesce spada sulla griglia, sulla piastra, in padella o al forno (in questo caso non infilzateli negli spiedini), ma la migliore cottura è quella alla brace, come da tradizione. Provare per credere!

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