Le patate rustiche sono il classico contorno sfiziosissimo che dà una sferzata in più ad un secondo piatto. Sono buonissimeeeeeeeee! Perfette in ogni occasione, possono essere servite come secondo piatto, come contorno, come aperitivo accompagnate da una salsina o anche come piatto unico se preferite una porzione abbondante. Io le adoro! Preferisco sempre un piattone di sole patate ad una porzione ridotta con un secondo piatto. Facili e veloci da preparare, non si devono nemmeno pelare queste patate. La buccia è fondamentale per ottenere una consistenza proprio rustica e scrocchiante. Le adorano tutti, grandi e piccini! Nonostante siano molto aromatizzate anche i bimbi ne vanno matti appunto. Le spezie si possono sostituire a secondo del gusto, tipo invece del prezzemolo si può usare del rosmarino o del basilico, si può aggiungere lo zafferano o sostituirlo alla paprika.. Una ricetta molto versatile insomma. In questo tipo di ricette utilizzo spezie secche, le trovo perfette e non danno umidità al piatto.
Patate rustiche
Ingredienti
- 1 kg di patate
- 1 cucchiaio raso di paprika dolce
- 1 cucchiaio raso di prezzemolo secco
- 1 cucchiaio abbondante di pane grattugiato
- 1 cucchiaio abbondante di formaggio grattugiato
- 1 cucchiaino di aglio in polvere
- 1 cucchiaino di cipolla in polvere
- olio extra vergine di oliva
- sale e pepe
Procedimento
Lavare bene le patate e tagliarle a spicchi grossi senza togliere la buccia. Lavarle nuovamente e metterle in una capiente ciotola. Aggiungere la paprika dolce, l’aglio in polvere, la cipolla in polvere, il prezzemolo secco, il sale, il pepe ed un po’ di olio. Mescolare il tutto ed aggiungere poi il formaggio grattugiato ed il pane grattugiato. Mescolare nuovamente e lasciare riposare per un’oretta.
Ricoprire una leccarda con carta forno ed adagiarvi gli spicchi di patate senza sovrapporli. Condire con il sugo di fondo della ciotola e cuocere in forno ventilato a 180° per circa 40 minuti.
Servire le patate calde con una salsa di accompagnamento o della maionese e del ketchup.
